Ecco, parliamo di lana.
La lana è ecologica. Tutti a cercare le giuste soluzioni per il pianeta.
Io comincio da qui.
Dalla lana.
Il mio materasso è di lana.
La mia coperta imbottita è di lana.
Le mie maglie sono di lana e così anche le mie sciarpe, i miei scialli e tutto quello che riesco a produrre per la famiglia.
La storia inizia lontano.
Inizia parecchi anni fa, quando lo moda impose a tutti maglioni neri e io ne volevo uno blu.
Impossibile da trovare.
Però trovai la lana blu. Così decisi di riprendere in mano i ferri.
Avevo 26 anni.
Il maglione venne malissimo.
Alla fine lo lasciai al gatto per dormirci sopra.
Però avevo ricominciato a tessere la storia della mia vita partendo da quel sottile filo che lega la modernità al passato.
Il filo di lana.
Di difficoltà e successi è stata lastricata la strada percorsa da quel momento.
Ma ora posso dire di avere l'arte nelle mie mani.
Allora ho deciso di imparare il processo, dall'inizio.
La lana delle pecore italiane viene gettata.
Considerata un rifiuto speciale, alla stregua dei rifiuti ospedalieri.
Dunque bisognava che provassi.
Mi sono procurata molti velli.
I pastori sono stati felici di potermeli dare dopo la tosatura che dalle mie parti viene fatta i primi giorni di giugno.
Lavare la lana non è un gioco da ragazzi.
Ma alla fine resta pulita e una volta asciutta è un tesoro a dir poco inestimabile.