lunedì 27 maggio 2013

lunedì

Lunedì.
Una nuova settimana.
Molti impegni.
Poco tempo.
Obiettivi prefissi:

  • finire lo scialle di Booknits sweet dreams con la lana che ho tinto appositamente 
  • rimettere le mani a un meraviglioso frozen leaves abbandonato in autunno
  • se torna freddo come d'inverno, usare lana gialla di cipolla per un veloce Elis da indossare quando il freddo si fa pungente sul collo
  • seminare nuovamente guado e indaco giapponese in un vaso più grande per aumentare la produzione
Nel frattempo:
  • i semi di Aquilegia stanno maturando
  • la lavanda sta per fiorire
  • il glicine è pieno di foglie di un verde tenero
  • è il cielo è di nuovo azzurro

sabato 25 maggio 2013

tingere blu

Isatis tinctoria

Sono anni che desidero provare il blu naturale sulla mia lana.
Allora mi sono procurata semi di Isatis tinctoria (Guado) e Polygonum tinctorium (Indaco Giapponese).
Seguendo il calendario biodimnamico di Maria Thun, ho seminato in giorni di fiori e foglie le mie piccole creature, con l'obiettivo di ottenere foglie per tingere e fiori che daranno nuovi semi.
Dopo una sola settimana erano già comparse le prime foglioline.
La natura, come sempre, mi stupisce.

Polygonum tintctorium
Ora stanno nella loro culla di terra, fuori,in un vaso.
In attesa delle piante adulte e cresciute, mi accontento delle foto delle piante appena germinate.

E le condivido.



venerdì 24 maggio 2013

dyeing with Allium cepa (onion skin)

Tingere è semplice.

Tingere naturale è ancora più semplice.

Non inquina, non tradisce la terra.

Dunque vale la pena.

Tingere con le bucce di cipolle è poi semplicissimo.
Si comincia con una raccolta di bucce che può durare mesi.
Ma questo gesto di parsimoniosa attenzione in cucina rende onore al giorno perfetto: quello in cui si procederà all'estrazione del colore.

I gialli di cipolla sono intensi e caldi.
Dipendono dalla quantità di lana e di bucce.
Questo è il motivo per il quale la raccolta parsimoniosa è già una parte integrante della tintura.
Quasi come se si tingesse un po' tutte le volte che si sbucciano le cipolle e si accantonano le bucce.

Il resto è quasi banale: in una pentola si mettono le bucce e si coprono di acqua fredda.
Si mette la pentola sul fuoco e si lascia sobbollire per una mezz'ora circa.
Poi si aggiunge la lana (mordenzata) e si lascia sobbollire ancora fino a quando il colore non ci pare perfetto.

Dunque si spegne il fuoco e si lascia raffreddare la lana nell'acqua.

Si estrae la lana dal bagno di tintura, si sciacqua bene, eventualmente si può anche lavare la matassa con un po' di sapone delicato.

Lasciata asciugare in un luogo ventilato diventerà uno spicchio di sole in una giornata grigia d'autunno.

mercoledì 22 maggio 2013

tingere naturale





Tingere naturale significa lavorare di istinto
e di mani.

Significa studiare e sbagliare.
Riprovare e riuscire. Riuscire forse.
Annotare errori e misure nella memoria.
Gioire quando il risultato è buono.
Sperare che il risultato sia buono.
Tingere naturale può seguire un metodo scientifico a base di pH e di chimica.
Oppure può seguire i moti dell'anima e andare vagando per la campagna alla ricerca della pianta perfetta.
Del momento perfetto.
Io ho scelto questa seconda strada.
Non che sia la migliore, ma certamente è quella che più mi appaga.
Nella foto si vedono: lana di un vecchio maglione, ritrasformata in matasse, mordenzata con allume; seta bianca, nello stesso bagno di mordenzatura.
Il mordente è allume di rocca.
in una quantità pari al 7% circa.
Ma circa, ho detto.
Ho lasciato sobbollire lana e seta per un'ora, minuto più, minuto meno.
Ecco.
Le ho lasciate raffreddare nell'acqua.
Infine sono state asciugate in un luogo ventilato, non alla luce diretta del sole.

martedì 21 maggio 2013

Maggio: rose





Molte sono le cose che posseggono una luce propria.
Cerco di vederla, nonostante l'oscurità dei tempi correnti, di identificare il punto esatto in cui viene riflessa nei nostri occhi.
Maggio: rose.